Cari lettori, oggi voglio parlarvi di un fatto di cronaca che tanto ha scoinvolto l'italia e il mondo. Sto parlando della strage di Duisburg, in Germania, ove sono morte decine di persone, tra cui un italiana. Basta con queste morti assurde! Non si può perire andando a vedere un concerto o quant'altro. Le norme di sicurezza, tanto ostentate, oltre ad essere definite devono anche essere applicate regolarmente, perchè spesso non bastano nemmeno quelle a tutelare l'incolumità pubblica. Occorre infatti attenzione (da parte degli spettatori e di tutti). Una persona che vuole entrare tra il pubblico, per un concerto, deve sempre valutare la situazione. Se una zona è troppo affollata o è invalicabile, non bisogna insistere (perchè la cautela non è mai troppa). Secondo me, anche ciò ha contribuito alla strage creando per sempre un vuoto che non verrà mai colmato.
Aspetto i vostri Commenti
[possono commentare anche gli utenti non registrati]
4 commenti:
Quando ci si muove in numeri come quelli che ho letto (un milione e mezzo di persone) le possibilità sono due: o si ha tanta tanta fortuna o se non succede nulla è un miracolo! In questo caso non c'è stata nè fortuna nè (purtroppo) miracolo ed il "conto" da pagare è terribilmente caro e salato, considerando che quella doveva essere una festa.
Purtroppo le precauzioni non sono mai troppe: bisogna essere noi stessi consapevoli di ciò che si sta facendo, evitando luoghi troppo affollati se non si è sicuri che siano state prese le misure necessarie affinché tutto si svolga nel migliore dei modi. Ti lascio il mio saluto
Evitare luoghi affollati: stiamo parlando di oltre un milione di persone!
Dove sia finita la leggendaria meticolosità tedesca, lo spirito organizzativo, la precisione teutonica, non è dato sapere...
Dice Bertolaso: da noi non sarebbe successo.
In base a cosa non sarebbe successo? Le macerie di un terremoto sono ancora in attesa che la macchina burocratica ne consenta la rimozione.
Ed è un'opera ricostruttiva, posteriore al danno da quasi un anno e mezzo.
E noi saremmo stati in grado di programmare interventi preventivi di questa portata?
Credo abbia perso un'altra occasione per tacere.
La cautela dovrebbe sempre guidarci in situazioni come quelle.
Un abbraccio
Posta un commento